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Numero 1/2021ORIANA CLARIZIA La condizione giuridica della donna tra pari dignità e discriminazioni per motivi religiosi
RIASSUNTO
Il diritto alla felicità rappresenta una tematica ampia e complessa, ma soprattutto individuabile in molteplici ambiti. Un riferimento a tale diritto è ravvisabile innanzitutto nella Costituzione italiana, sia analizzando l’art. 2 e 3 sia considerando il diritto alla felicità come interesse costituzionale trasversale agli altri diritti, considerati come sistema. Anche negli accordi tra Stato e confessioni religiose, ovvero nelle intese, si riesce ad individuare il diritto alla felicità, provando a considerare le stesse come una sorta di catalogo di diritti e di doveri sommersi dalla capacità aggregante ed espansiva del bisogno di felicità e di benessere. Questo contributo si conclude con uno sguardo all’operato di Papa Francesco, il quale si occupa di felicità nelle Encicliche Amoris laetitia e Laudato si’; nella prima il concetto di felicità è strettamente connesso a quello di matrimonio e famiglia, nella seconda il diritto alla felicità viene definito un diritto di tutti, un’aspirazione comune, dal momento che l’essere umano, in quanto creatura di questo mondo, «ha diritto a vivere e ad essere felice».
PAROLE CHIAVE
Diritto alla felicità, Costituzione italiana, Fattore religioso, Intese, Encicliche