Numero 2/2007RINALDO BERTOLINO La memoria di un Maestro
Numero 2/2007GERMANA CAROBENE Le escissioni rituali femminili tra precetto religioso, costume tradizionale e tutela dell’identità del soggetto in una società pluralista
RIASSUNTO
Il contributo esamina la funzione assolutoria del ministro in riferimento alla disposizione del penitente. La confusione e lo sbandamento morali della società secolarizzata non hanno mutato il senso e il valore della disciplina ecclesiastica. La crescente e motivata benevolenza e comprensione ecclesiale (la propensione al perdono) non elimina il riscontro delle dovute condizioni. L’essenza del pentimento comporta il ravvedimento e la correzione del penitente. La radicalità dell’indisposizione indica un atteggiamento soggettivo contrario alla logica del perdono (il collegamento intrinseco della misericordia divina con la verità e oggettività del bene). Situazioni esistenziali stabili, persistenti decisioni morali, l’adesione a dottrine o realtà contrarie al disegno divino possono allora manifestare un’inesorabile chiusura all’azione della grazia. L’oggettiva contraddizione del comportamento del penitente con le esigenze della giustizia ecclesiale attenta al bene della comunione ed esclude dalla remissione. La malaugurata eventualità dell’impossibilità assolutoria comporta comunque un aiuto formativo e spirituale da parte del ministro. Si auspica un deciso incentivo della capacità di accogliere, accompagnare e curare la fragilità umana da parte dei pastori.
PAROLE CHIAVE
Sacramento della Penitenza, indisposizione del penitente, situazioni esistenziali complesse, accompagnamento pastorale