Numero 1/2011VASCO FRONZONI L’onda “verde” nel mondo islamico, tra tutela dei diritti umani e ribellione. L’O.N.U. e il ruolo della U.E.
Numero 1/2019SARA LUCREZI Recensione a Madeleine Bavent, La strega. Una storia vera, traduzione del testo e cura di Anna Lia Franchetti, Edizioni Clichy, Firenze, 2019, pp. 1-105
RIASSUNTO
Tendendo gli illeciti offensivi delle confessioni religiose ad avere un’incidenza sempre meno rilevante nella coscienza collettiva, parte della dottrina ritiene che il sentimento religioso non possa più costituire bene giuridico degno di tutela specifica in un ordinamento laico e secolarizzato e auspica l’abolizione delle disposizioni che lo presidiano, proponendo di fare rientrare le condotte oggi specificamente sanzionate sotto la tutela delle norme penali ordinarie a difesa di beni comuni.
L’Autore – rilevando come una concezione della laicità che trascura la specificità e la centralità antropologica dell’interrogativo su Dio non possa che suscitare perplessità – evidenzia, criticamente, come l’equiparazione tra ideologie e fedi costituirebbe una fictio giuridica inidonea a cogliere realtà inassimilabili e sarebbe in contrasto con un ordinamento orientato in senso pluralistico, entro cui la tutela integrale della personalità umana necessita anche di una garanzia di protezione specifica del sentimento religioso.
PAROLE CHIAVE
Tutela penale specifica, sentimento religioso, laicità, secolarizzazione