Numero 2/2023ANTONIO FABRIZIO PAPA Dodeka e diadochè. Sui fondamenti della collegialità
Numero 2/2023MARIA D’ARIENZO La nuova Legge Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano del 2023
RIASSUNTO
Il regime economico-finanziario recentemente adottato nello Stato della Città del Vaticano opera un rinvio costante al criterio della trasparenza, che viene armonizzato con esigenze di segretezza. Nella Chiesa, attribuire valore assoluto alla trasparenza comporterebbe ledere l’intimità individuale e minacciare la dignità della persona, dando luogo a innumerevoli forme di ingiustizia.
Questa opzione risponde alla peculiare veduta ontologica, fondazionale e finalistica dell’operare trasparente, in linea con il realismo giuridico ispiratore del diritto canonico, segnandone il tratto di distinzione con gli ordinamenti secolari.
Il criterio della trasparenza assume, così, i connotati di un metodo prudenziale di lavoro, un modus operandi, un paradigma qualitativo di riferimento (ex can. 1287 §2, CIC) capace di ispirare la gestione finanziaria nel suo complesso, ma anche in grado di trasformare la responsabilità gestoria tecnicamente intesa (accountability), in un più profondo mistero di comunione.
PAROLE CHIAVE
Trasparenza; diritto finanziario vaticano, responsabilità; conformazione al sistema giuridico; anticipazione nell’azione di governo; giustizia canonica