Numero 1/2023SARA LUCREZI Sanctus Pater Patriae. La figura di Augusto tra patria potestas, auctoritas e sanctitas
Numero 1/2023ANDREA MICCICHE’ Tra conoscibilità della riserva mentale, affidamento incolpevole e valutazione del materiale probatorio. Nota a Corte di Appello di Catania, Sezione della Famiglia, della Persona, dei Minori, sentenza 3 giugno 2022, n. 1201
Il testo indaga la concezione del bene comune, della legge e della prudenza politica nei più rilevanti pensatori della Scolastica di età moderna, cogliendone le premesse nella relazione natura-grazia (sotto il profilo tanto noetico quanto ontologico). In tal modo, il saggio coglie nel vivo la relazione – nel suo significato fondativo, piuttosto che genetico – tra categorie giuspubblicistiche e categorie teologiche. In ispecie, se quanto alla prudenza politica si palesa la sua essenziale eterogeneità rispetto alla (moderna) ragion di Stato; riguardo al bene comune viene in rilievo la questione dell’unità o della duplicità del fine ultimo. Tale problematica è analizzata con riferimento a testi emblematici, e pensata lungo il versante delle implicazioni giuridico-politiche.
Bene comune, legge, prudenza politica, natura, grazia, Seconda Scolastica