L’articolo intende analizzare i giuramenti rituali, tipici delle religioni tradizionali africane, e il loro uso criminale nella tratta di persone, nello Stato nigeriano di Edo. A partire dagli anni Novanta, in tale territorio questi riti vengono infatti utilizzati anche per soggiogare vittime di tratta ai fini di sfruttamento sessuale. Le ragazze sono per lo più adescate con l’inganno dai trafficanti, che chiedono loro di siglare accordi di fedeltà e segretezza.

Ci si propone pertanto di ricostruire la fisionomia di tali rituali da una prospettiva storico-religiosa, che ne esamini la molteplicità di usi e il vasto radicamento sociale, e quindi offrire una lettura dell’uso deviante del fenomeno.