MARIA D’ARIENZOIl rispetto come strumento di dialogo tra culture e religioni
MARIO FERRANTEA proposito di un’interessante interpretazione della “appellatio mere evidenter dilatoria” e del ricorso all’ammonizione ex can. 1691, § 1 a tutela del “bonum familiae”
Riassunto
Nel rievocare i fatti del 20 settembre 1870, a cento cinquanta anni di distanza, il saggio rileva come si sia cristallizzato a livello storico il giudizio della incomprensibilità ed irragionevolezza della resistenza all’annessione di Roma da parte del Regno d’Italia, opposta da Pio IX. Trattasi di un giudizio privo di ragionevolezza, perché da nessuno Stato si può pretendere la rinuncia ad esistere. Ciò non toglie naturalmente che, agli occhi della storia, la fine del Potere temporale dei Papi si rilevò un vantaggio per la Santa Sede e per la Chiesa.
PAROLE CHIAVE
20 settembre 1870, annessione di Roma al Regno d’Italia, resistenza opposta dallo Stato Pontificio, ragionevolezza, vantaggi per la Santa Sede e la Chiesa cattolica.