Numero 2/2021 MARIA D’ARIENZO Carattere permanente della provvisorietà? La giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla reiterazione degli incarichi annuali per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica italiana
Numero 2/2021FABIO BALSAMO Delitto di turbatio sacrorum e strumentalizzazione mafiosa dei riti religiosi e la tutela del sentimento religioso collettivo nella più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione
RIASSUNTO
L’attenzione rivolta dal giurista alle pratiche alimentari di tipo religioso è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Nel presente saggio l’autore prova a chiarire cosa debba intendersi per “libertà religiosa alimentare”, soffermandosi principalmente sul problema dell’esercizio di tale libertà in carcere. Dopo una breve introduzione sulla “dimensione pratica” delle religioni, l’autore offre una classificazione delle varie regole alimentari di contenuto religioso, evidenziandone l’importanza per il benessere dei detenuti. L’ultima parte del saggio è invece dedicata ad un’analisi critica di alcune sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo riguardanti la “libertà religiosa alimentare” dei detenuti.
PAROLE CHIAVE
Libertà alimentare religiosa, identità religiosa, art. 9 CEDU, diritti del detenuto, accomodamento religioso