Sommario: 1. La sentenza cd. Vittoria n. 1343/11 enuncia la convivenza quale ostacolo alla delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità matrimoniale e struttura il rapporto quale sanatoria dell’atto invalido - 2. La sentenza cd. Carnevale/Campanile n. 8926/12 cancella l’obex della convivenza coniugale, perché non contrasta l’ordine pubblico e non costituisce impedimento assoluto - 3. La sentenza Vittoria ha disatteso la Corte Costituzionale n. 329/2001 e le Sezioni Unite Civili n. 4700/1988 senza percorrere la procedura statuita dal DLgs 40/2006 (art. 376 cpc). La lettura della sentenza a Sezioni Unite del 2008 n. 19809 è incompleta ed errata - 4. La giurisprudenza di Cassazione precedente e successiva alla sentenza Vittoria non ha considerato la convivenza successiva alle nozze un’ipotesi di incompatibilità assoluta - 5. La sentenza Carnevale ripristina i principi costituzionali di ragionevolezza e di uguaglianza. L’an e il quantum di convivenza in arbitrio del singolo giudice -  6. Conformità al dettato costituzionale del diverso regime patrimoniale tra le nullità ecclesiastiche e civili e il divorzio (Corte Costituzionale n. 329/2001) - 7. La sentenza Carnevale conferma la posizione unanime assunta dalla Corte Suprema nel precludere l’applicazione della Legge 218/95 art. 64 (ordinamento internazionale privato) in quanto l’Accordo Stato-Chiesa è norma speciale e preminente. È precluso altresì ogni riesame e ogni istruttoria ed è riconosciuto il ruolo probatorio del testimoniale anche attoreo, contenuto nella sentenza ecclesiastica da delibare - 8. La sentenza 8926/12, con interpretazione costituzionalmente orientata, ripristina la giurisdizione esclusiva dei Tribunali Ecclesiastici nelle cause di nullità del matrimonio concordatario, in conformità al pronunciato della Corte Costituzionale n. 421/1993 e in totale dissenso dalle Sezioni Unite Civili n. 1824/1993

Parole chiave

Sentenze ecclesiastiche di nullità matrimoniale; giurisdizione esclusiva canonica; Cassazione civile sentenza n. 8926/2012