Numero 1/2025GIULIA KAKAVAS Il diritto al nome: identità religiosa, riconoscimento giuridico e grammatica laica della cittadinanza
NEWSIstituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo”, Firenze Libertà di educazione e libertà religiosa nella scuola
RIASSUNTO
Il periodo storico in corso è caratterizzato da società sempre più differenti dal punto di vista religioso e culturale e quando si parla di società diversamente religiose ci si riferisce a un complesso fenomeno che implica non solo la coesistenza di diverse religioni all’interno di una società, ma anche la presenza di una varietà di modi di credere e praticare la fede all’interno delle singole confessioni religiose. Dunque, si può parlare di una diversità della diversità religiosa che rende paradossalmente più facile pensare a luoghi nei quali persone anche di differente cultura religiosa o filosofica possano incontrarsi, non sulla base di strette appartenenze a un gruppo/comunità, ma di scelte individuali. In tale contesto si apre uno spazio di libertà nel quale non c’è più un abito su misura per tutti e ci si trova in una condizione in cui all’individuo è data la possibilità di credere o non credere o di porsi in una condizione intermedia, nella quale non è necessario agganciare le proprie credenze a una religione. Il presente lavoro si sofferma sulle numerose iniziative architettoniche finalizzate a creare spazi di raccoglimento e preghiera, con una chiara connotazione multireligiosa. Sono sorti, a tal fine, una serie di luoghi plurali che garantiscono uno spazio spirituale in quelle aree affollate e di passaggio nelle quali sono presenti individui con sensibilità religiose differenti, per cui anche l’esperienza religiosa deve essere considerata in modo plurale.
PAROLE CHIAVE
Multireligiosità; Pluralismo religioso; Luoghi di culto; Spiritualità universale; Spazi multireligiosi