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RIASSUNTO
Il presente contributo esplora la connessione tra pellegrinaggi, turismo religioso e questioni di genere attraverso l’analisi del caso del tempio di Sabarimala in India e del relativo divieto d’ingresso delle donne in età fertile. Le restrizioni all’accesso ai luoghi di culto nascondono una problematica di fondo relativa alla compatibilità tra tradizioni religiose e principi di uguaglianza sanciti dalle moderne costituzioni – un bilanciamento che viene affrontato in modo diverso nei vari ordinamenti. Attraverso l’analisi della storica sentenza della Corte Suprema Indiana e il raffronto con altre realtà sociali in cui l’accesso ai siti sacri subisce limitazioni fondate sul genere verranno sottolineate le implicazioni legali e sociali legate a tali discriminazioni, mettendo in luce il conflitto tra diritti fondamentali, libertà religiosa e autonomia confessionale e l’impatto negativo che tali differenziazioni possono determinare sul potenziale sociale del turismo religioso.
PAROLE CHIAVE
Turismo religioso; Principio di non discriminazione; Uguaglianza di genere